Il telecronista Pierluigi Pardo parla delle condizioni del calcio italiano in generale dopo l’eliminazione dal Mondiale.

Pierluigi Pardo è intervenuto a Tutti Convocati per commentare il flop della nazionale e di Roberto Mancini. “Qualsiasi discussione è inutile, è mediatica ed emotiva: c’è stata una tragedia sportiva, un fallimento. I prossimi momenti di ricostruzione sono tra mesi. Ho letto gente con la forca in mano: mi chiedo se loro si siano mai dimessi. E’ giusto non minimizzare, è stato un fallimento: ma ci vuole equilibrio. Noi siamo un movimento calcistico discreto: se ci fosse un campionato da 20 squadre, noi arriveremmo in zona Europa League”.

Nazionale Italiana
Nazionale Italiana

Mancini? E’ sbagliato dire se è l’uomo giusto: da qui a giugno si possono cambiare molte cose, sia nella sua testa che in alcuni possibili allenatori. Secondo me sarebbe molto più sano decidere in momenti in cui c’è più chiarezza: la forza di Mancini è che un ottimo allenatore che aveva una voglia assurda di allenare questa squadra con risultati straordinari. Il rinvio della giornata di campionato? Ero favorevole ma era difficile. Le altre nazionali non hanno interrotto i loro campionati, non deve diventare un’alibi. Noi dobbiamo capire che Lewandowski non possiamo comprarlo: si poteva allenare meglio la squadra negli ultimi mesi e Mancini avrà capito qualche sue errore. Non sarebbe uno scandalo se a giugno si trovasse qualcuno che ha più voglia, magari anche Mancini vuole fare altro“.

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ultimo aggiornamento: 28-03-2022


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